DEDICATA A CARLO ALBERTO

L'umile diffonde la pace

Nella “Leggenda dei tre compagni” leggiamo che la svolta decisiva nella vita di San Francesco avvenne nel momento che “smise di adorare se stesso”. E, di conseguenza, San Bonaventura aggiunge: “Il Santo aveva in orrore la superbia, origine di tutti i mali, e la disobbedienza, sua pessima figlia. Quanto è degna di essere imitata l'umiltà di Francesco, che anche sulla terra gli procurò una dignità così grande da piegare Dio ai suoi desideri e da trasformare completamente il cuore dell'uomo”.

Francesco era umile e, pertanto, il suo cuore era come una piccola culla di Betlemme, nella quale Gesù si trovava a suo agio: la presenza di Gesù rendeva Francesco un convincente strumento di pace in tutte le situazioni e con tutte le persone. Valga, come esempio, l'episodio toccante della pacificazione tra il Podestà di Assisi e il Vescovo di Assisi, avvenuta attraverso la parola e l'esempio di Francesco. Egli, innanzitutto, prese a cuore una situazione pubblica di cattivo esempio e disse: “Grande vergogna è per noi, servi di Dio, che il Vescovo e il Podestà si odino talmente l'un l'altro e nessuno si prenda pena di rimetterli in pace e concordia”